Microstorie
Microstories
The only museum among Frank Lloyd Wright’s more than 500 completed works, the Guggenheim took over 16 years to build: amid uncertainties, battles and continuous changes, even the colour and shape of its outer shell changed several times
Sedici anni, tre mesi e 22 giorni. Dall’incarico al compimento, nessun’opera ha occupato la vita (e poi la morte) di Frank Lloyd Wright tanto a lungo quanto il Solomon R. Guggenheim Museum di New York. L’unico museo di Wright, tra gli oltre 500 edifici costruiti, doveva essere la sede del Solomon R. Guggenheim Foundation’s Museum of Non-Objective Painting (Museo della pittura non-oggettiva della Fondazione Solomon R. Guggenheim), fondato nel 1939 dal collezionista Solomon R. Guggenheim e dalla sua curatrice museale Hilla Rebay.
Né Guggenheim né Wright sarebbero vissuti abbastanza a lungo per vedere l’ingresso del pubblico curioso nell’edificio, tanto atteso, quando nel 1959 fu inaugurato, ma – unico punto fermo nel corso di anni di travagli e incertezze – Wright si assicurò che il museo fosse sostanzialmente conforme al disegno a spirale che aveva svelato in precedenza. Una lettera di Rebay datata 1 giugno 1943 invitava Wright a New York per visitare la collezione Guggenheim che comprendeva dipinti di Vasilij Kandinskij, Rudolf Bauer (amico personale di Rebay, artista lei stessa) e altri astrattisti, all’epoca ospitata in uno spazio foderato di moquette sulla
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