Fare architettura / Making architecture
Strutture di calcestruzzo / Concrete structures
L’industria edile usa un’enorme quantità di risorse e continua ad accrescere il suo impatto ambientale a mano a mano che l’attività costruttiva aumenta in rapporto alla popolazione mondiale. Il calcestruzzo continua a essere il materiale da costruzione più largamente usato, perché lo si può modellare quasi in qualunque forma. La sua produzione si basa essenzialmente sull’uso di conglomerati e di acqua e totalizza, su base giornaliera, più del cinque per cento delle emissioni mondiali di CO₂. La sfida rappresentata dall’impoverimento di una risorsa naturale e dalla necessità di ridurre l’emissione di gas serra è un’occasione di rinnovamento, in cui la leggerezza costruttiva diventa sempre più importante. Le geometrie strutturali, come gl’involucri a doppia curvatura, riducono in misura significativa la quantità di materiale richiesta e, di conseguenza, anche il peso e i carichi di una struttura. Questo contenimento, unito a quello degli scarti relativi al processo di costruzione, è un obiettivo centrale, poiché si prevede che nel 2050 il carbonio impiegato in un edificio sarà la principale fonte di emissione di carbonio nel settore edile.
In passato, generazioni di progettisti come Robert Maillart, Félix Candela e Pier Luigi Nervi hanno dimostrato l’interconnessione di efficienza, eleganza ed economia progettando strutture che integrano intelligentemente prestazioni strutturali e geometria architettonica. Grazie alla forza di un progetto strutturale ben concepito, queste strutture raggiungono la “potenza attraverso la geometria”. Forme strutturali efficienti, come involucri e volte, sono in grado di ridurre in misura significativa il volume fisico collocandolo solo dove serve, secondo il flusso naturale delle forze interne in ciascuna situazione di carico. Grazie alla loro capacità di distribuire il carico attraverso
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