Giochi tra le lenzuola (eLit): eLit
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Giochi tra le lenzuola (eLit) - Jeanie London
Prologo
L'alchimia sessuale era una cosa completamente diversa dallo champagne.
Tori Ford sapeva perfettamente cosa aspettarsi quando beveva una flûte del suo vino preferito. Doveva essere ghiacciato al punto giusto e servito con una zolletta di zucchero per aumentare le bollicine; così il primo sorso si posava sulla lingua come una cascata di mille piccole esplosioni, simili a tanti piccoli orgasmi...
Dall'alchimia sessuale, invece, Tori non sapeva mai che cosa aspettarsi. Ma, fortunatamente, era una a cui piacevano le sorprese.
E una bella sorpresa era stata anche l'ultimo incarico ricevuto dal suo caporedattore. Una gita alle cascate del Niagara per eseguire un reportage su uno dei più famosi resort d'America: il Falling Inn Bed and Breakfast - meglio conosciuto come Falling Inn Bed. Le era bastato entrare nella magnifica hall dello storico edificio per immergersi nell'atmosfera romantica di quell'albergo da sogno.
Tutti gli abitanti di Niagara Falls avevano assistito con orgoglio alla rinascita di quel famoso hotel. Dopo un passato glorioso, infatti, la struttura aveva attraversato un lungo periodo di decadenza. Ma grazie alla nuova gestione era ritornata in poco tempo al suo antico splendore. Ora il Falling Inn Bed aveva un posto fisso su tutte le più importanti riviste di turismo americane e internazionali, e quell'anno si era addirittura aggiudicato il premio come albergo più romantico degli Stati Uniti.
Nell'intenzione dei proprietari l'albergo era dedicato a chi si ama, perché qui si amerà ancora di più; così recitava un volantino pubblicitario che riportava, oltre all'immancabile immagine delle cascate del Niagara, la foto della storica facciata dell'edificio e quelle di alcune camere. Camere che erano state decorate con un gusto chiaramente romantico, così come erano romantici i titoli inventati per lo staff dell'albergo; la responsabile delle relazioni con il pubblico, per esempio, era diventata la consulente amorosa.
Nel complesso a Tori il Falling Inn Bed era piaciuto subito, e anche molto. Aveva solo una riserva: Adam Grant, il vicedirettore. Quando si erano incontrati la prima volta, il suo istinto l'aveva messa chiaramente in guardia; quell'uomo era troppo attraente e averci a che fare senza cadere in tentazione non sarebbe stato facile.
Fino a quel momento Tori aveva sempre perso la testa per uomini diametralmente opposti ad Adam. Tipi rudi, pieni di tatuaggi, magari appassionati di moto e con i capelli lunghi.
Adam invece, con i suoi inappuntabili completi di sartoria, il viso perfettamente rasato e i capelli in ordine, era sempre elegantissimo. Se a questo si aggiungevano un metro e novanta di altezza, dei lineamenti da modello e due occhi neri da togliere il fiato, si capiva perché Tori ne era rimasta così colpita.
Ma una vocina interiore le suggeriva che non si trattava semplicemente di una questione estetica.
Lei e Adam Grant avevano in comune qualcosa di più profondo.
Da bambina Tori aveva un unico obiettivo: compiacere sua madre e diventare una Prescott perfetta, come sua sorella. Anche se il suo cognome era Ford, da parte di madre apparteneva al clan dei Prescott, una delle famiglie più potenti del Paese. Ed essere una Prescott significava prima di tutto mantenere le apparenze a tutti i costi.
Fortunatamente, crescendo, Tori aveva capito che la vita era troppo preziosa per sprecarla cercando di compiacere qualcun altro.
Così si era fatta furba. Nessuno è perfetto, si era detta. Nessuno tranne sua madre e sua sorella, che erano diventate delle vere esperte nell'arte di apparire tali. Ma a che prezzo? Erano sempre state impegnate ad apparire sorridenti, affascinanti e di successo, ma non si erano mai accorte che, intanto, la vita scivolava dalle loro mani. E questo le aveva rese ogni giorno sempre più acide e cattive.
Ecco. Adam Grant l'aveva colpita perché aveva nei confronti della vita quello stesso, insopportabile atteggiamento. Evidentemente, non aveva ancora capito che la vita era fatta per essere vissuta.
Chissà se sarebbe stata capace di aprirgli gli occhi e fargli vedere come stavano davvero le cose...
Tori non vedeva l'ora di trovare la risposta a quella e a molte altre domande correlate al grande successo del Falling Inn Bed. Ora che finalmente aveva l'opportunità di dimostrare le sue abilità di reporter, non intendeva lasciarsi scappare l'occasione. Infatti, anche se fare la giornalista era sempre stato il suo sogno, era stata assunta al giornale solo perché era la nipote del senatore Prescott. Per questo motivo il suo caporedattore l'aveva fin da subito guardata con un certo sospetto, affidandole la redazione dei piccoli articoli di cronaca locale.
Quello era il suo primo reportage. La prima, vera occasione di dimostrare quanto valeva.
E, per farlo, aveva un piano preciso che prevedeva tre punti: immergersi completamente nella magia del Falling Inn Bed; scrivere un articolo che facesse sognare tutti i suoi lettori; vincere il premio Pulitzer per il miglior reportage dell'anno.
Beh, forse il terzo punto era un po' fuori portata, ma per i primi Tori nutriva buone speranze.
E chi meglio del vicedirettore poteva aiutarla ad assaporare appieno la magia del Falling Inn Bed?
«La prego, signorina Ford» le aveva detto Adam con la sua voce baritonale dal tono estremamente formale e professionale. «Se vuole seguirmi le presenterò il resto del personale e la aggiornerò sui preparativi per la grande festa di inaugurazione.»
Quelle parole erano state seguite da uno sguardo che le aveva fatto venire la pelle d'oca.
«La seguirò con enorme piacere» aveva risposto lei in tono chiaramente malizioso.
Adam si era limitato a sollevare un sopracciglio facendo finta di non avere colto la sottile allusione.
Senza aggiungere altro, le aveva posato una mano sul braccio per accompagnarla verso gli uffici dell'albergo e Tori aveva percepito come una piccola scossa elettrica.
Era stata semplice suggestione? Oppure anche Adam aveva sentito quel flusso di corrente?
A giudicare dall'occhiata interrogativa che lui le aveva lanciato, Tori era pronta a scommettere di sì.
A volte l'alchimia sessuale si produce così, senza spiegazione, in modo del tutto casuale e involontario.
E il più delle volte resisterle era impossibile.
Chissà se Adam Grant se ne rendeva conto.
Mentre lo seguiva attraverso la hall dell'albergo Tori non riusciva a togliergli gli occhi di dosso. Lui avanzava spedito, come se al suo fianco non ci fosse nessuno. Ma, quando arrivarono davanti alla porta degli uffici, prima di entrare, Adam le lanciò uno sguardo rapido e corrugò per una frazione di secondo la fronte.
Tori si sentì percorrere da un brivido. Quegli occhi sembravano dirle che il vicedirettore del Falling Inn Bed si aspettava qualcosa da lei.
Qualcosa di più di un semplice reportage giornalistico.
1
Lo sanno tutti: Tori Ford non pensa ad altro che al sesso.
Adam Grant emise un gemito pieno di frustrazione. Per ordine del suo diretto superiore, il direttore generale del Falling Inn Bed, quella ragazza era destinata a essere la sua ombra per tutta la durata dei preparativi per la grande inaugurazione della Wedding Wing.
Dopo le presentazioni di rito - che lui aveva cercato di mantenere il più formali possibile - Tori gli aveva detto, prendendolo in contropiede, che al di là delle apparenze loro due erano molto simili. Aveva poi argomentato la cosa con una serie di discorsi incomprensibili per arrivare a decretare che: «Da oggi il mio scopo sarà quello di farti capire quanto è divertente la vita».
Adam aveva risposto con un sorriso cortese, ma da quel momento si era messo decisamente sulla difensiva. Tra tutte le donne che gli avevano fatto proposte indecenti più o meno velate, Tori Ford era sicuramente quella che aveva trovato la formula più originale.
Di solito le donne ambiziose lo attraevano molto. Ma la signorina Ford andava ben oltre l'ambizione. Il suo comportamento era a dir poco oltraggioso. Si era detta decisa a ottenere un reportage da premio Pulitzer e, per raggiungere il suo scopo, voleva immergersi in pieno nell'atmosfera romantica del resort. Il problema è che voleva farlo con lui!
Adam aveva un'etica professionale molto rigida: mai intrattenere rapporti personali con gli ospiti o con i colleghi di lavoro.
Gli affari da una parte, la vita privata dall'altra.
Era quella la prima cosa che gli avevano insegnato i nonni, con cui era cresciuto dopo la morte dei genitori.
Seguendo quel semplice principio erano riusciti a mandare avanti una florida attività commerciale per più di mezzo secolo e ad avere un matrimonio altrettanto fortunato.
Adam scosse la testa. Era deciso a mantenere ben separati il dovere e il piacere. Soprattutto con una donna che pensava solo a vivere in prima persona quello che avrebbe scritto nel suo reportage.
Certo, non sarebbe stato facile. Trattandosi dell'inaugurazione della nuova ala - una parte dell'albergo dedicata esclusivamente alle coppie in viaggio di nozze - parlare di sesso era praticamente inevitabile.
Adam bussò delicatamente alla porta della suite in cui alloggiava Tori. La ragazza, dopo la mattinata trascorsa con lui in giro per l'albergo, era salita a rifarsi il trucco. Nel pomeriggio, infatti, la loro presenza era richiesta nella hall del Falling Inn Bed, dove - momento culminante della prima settimana di festeggiamenti - si sarebbe celebrato un matrimonio.
Quando aprì la porta, Adam ebbe qualche difficoltà a credere che, per mettersi il mascara, avesse avuto bisogno di spogliarsi completamente.
Già, perché ora Tori Ford gli stava davanti coperta solo da una microvestaglia che le arrivava a malapena all'inguine e lasciava vedere molto più di quanto coprisse.
Adam dovette ammettere che lo spettacolo non era affatto male, anzi. I capelli rossi ricadevano sulle spalle bianco latte con trascuratezza perfettamente calcolata; la pelle diafana riluceva ai raggi del sole che inondavano la stanza e accarezzavano delicatamente le curve perfette di quel corpo da urlo.
La mente di Adam fu attraversata da pensieri molto poco professionali. Dopotutto era un uomo, non una macchina. E, come se non bastasse, era in astinenza da quando la sua fidanzata lo aveva lasciato, motivo per cui aveva deciso di accettare il lavoro al Falling Inn Bed, lontano da casa e da tanti ricordi che continuavano a fare male.
Abbassò lo sguardo e gli occhi si posarono sulle gambe di Tori. Gambe da infarto.
«Forse è meglio se torno più tardi» mormorò dopo avere deglutito rumorosamente.
«Non ce n'è bisogno. Mi sono data una rinfrescata. Oggi fa proprio caldo.»
«Senta, signorina Ford...»
«Quante volte devo ripeterti di chiamarmi Tori e di darmi del tu?» lo interruppe lei in tono divertito. «Dai, vieni dentro. Sarò pronta in un lampo.»
L'invito sembrava disinteressato, ma Adam non si lasciò prendere
