


PER INNAMORARSI DI QUEST’ISOLA straordinaria dell’arcipelago delle Grandi Antille, adagiata nella cassa di risonanza del Mar dei Caraibi, bisogna sintonizzarsi sulle stesse linee d’onda dei giamaicani, “presi bene” tutto l’anno, accoglienti, felici nelle difficoltà di un paese tanto meraviglioso quanto povero, e con un costante credo condiviso: “one love”. Il titolo dell’iconica canzone del più famoso dei giamaicani, Bob Marley, risuona nell’animo e nelle strade dell’isola, dalla capitale Kingston a sud-est fino a Montego Bay nella parte settentrionale. Attraversarla da un estremo all’altro richiede tempo e pazienza nonostante si contino soltanto circa trecento chilometri, soprattutto perché, pianificando alcune tappe imprescindibili nelle zone più interne, ci si ritrova su percorsi non propriamente agevoli. Ma ne varrà la pena. Si scelga come punto di partenza proprio Montego Bay: tra le città principali, è posizionata sulla costa e rivolta verso Cuba, che dista appena 160 chilometri.
È da qui che il nostro viaggio alla scoperta di un’isola ancor troppo poco battuta ha inizio, fotografando con gli occhi l’acqua cristallina del Mar dei Caraibi e rivolgendo lo sguardo all’interno, verso le rigogliose e selvagge foreste. Ma