
La domanda per i capi di abbigliamento targati Old Navy, per i mobili per la casa e per i laptop è debole. Ma i consumatori americani sembrano potersi permettere spese extra per una Gatorade, un pacco in più di Doritos o un biglietto aereo di andata e ritorno per Denver.
Meta e Google di Alphabet si aspettano “tempi cupi” e “venti contrari”, e nel frattempo congelano le nuove assunzioni, unendosi ad Apple, Goldman Sachs e Netflix in strategie che a volte prevedono la riduzione dell’organico. Intanto, il presidente Biden ha ricordato agli americani che la crescita dell’occupazione nel settore privato è ai massimi storici. È stata una lunga, strana estate di segnali contrastanti. A seconda di quale professionista, Ceo o contabile di Wall Street si ascolti, stiamo andando verso una recessione, ci siamo già dentro, o non ci sarà niente di tutto questo. “Non riesco a pensare a un momento in cui l’economia sia stata così. In questo secolo o in quello precedente”, ha affermato a Fortune Bill Adams, capo economista di Comerica Bank. “Gli effetti collaterali della pandemia, gli aiuti del governo