

QUESTO MARE IMMENSO DI SABBIA che spacca la grande Madre Africa e che è un insieme di culture, tradizioni ed etnie, che sa essere ispirazione di sogni e avventure per molti, spesso è anche dannazione per i tanti popoli travolti dal suo avanzare implacabile. Oppure sanguinario, inconsapevole complice dei mercanti di nuovi schiavi, imprigiona chi tenta di scappare per una vita migliore.
Ma Dio crea nel nulla e quindi la sua bellezza, in una varietà non semplice da immaginare, ti porta dal Marocco al canale di Suez, passando con le ultime leggendarie (e senza tempo) carovane del sale dal grande Erg, dall’Hoggar, fino al Great Sand Sea. Il grande mare di sabbia. Un oceano preistorico che riesce anche a unire terre tribolate, come Libia ed Egitto. Il deserto non conosce i confini dell’uomo, li cancella con un colpo di vento o col continuo rimodellarsi delle dune, dai nomi e dalle forme da sogno. A mezzaluna, a stella. Mille granelli di sabbia che non conoscono divieti, zone off limits. Tutto è anima nel deserto e niente