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18. ACROSS PATAGONIA

ai confini del mondo la Patagonia attira molto l’attenzione. Nel corso dei secoli un vero e proprio gotha di esploratori, personaggi eccentrici e girovaghi comparve all’orizzonte e fece rotta verso questa terra, proprio dove l’immenso continente sudamericano sembra finire la sua corsa e sprofondare verso l’Antartide. I primi ad arrivare furono gli esploratori impegnati a circumnavigare il globo. Nel Cinquecento passarono da queste parti Magellano e Drake, con il primo che tornò in Europa raccontando di uomini giganteschi con la passione per il canto, la danza e la nudità. Poi giunsero gli scienziati. Il capitano Fitzroy, con la sua nave HMS Beagle, fece un viaggio esplorativo nella regione prima di tornarci con un certo Charles Darwin a bordo. Subito dopo ecco i cacciatori di dinosauri, tra cui il tedesco Hermann Eberhard, che in una grotta rinvenne un vero gigante: i resti di un milodonte, o bradipo terricolo gigante. Fu poi la volta dei fuorilegge, che si spinsero fin qui nel tentativo di sfuggire al lungo braccio della legge americana: Butch Cassidy e Sundance Kid accarezzarono brevemente l’idea di una nuova vita dopo aver vissuto per un certo tempo in Cile come allevatori di bestiame. E infine arrivarono i sognatori: Bruce Chatwin e il suo diario di viaggio , il libro che ha spinto altri innumerevoli giramondo a fare le valigie e mettersi in viaggio verso sud. Tra questa schiera di avventurieri ce n’è una che ormai è ampiamente dimenticata in patria: Lady Florence Dixie. Scozzese, corrispondente di guerra, presidente del British Ladies Football Club, Dixie si diresse verso la punta meridionale della Patagonia nel 1878 per la migliore delle. Per sei mesi attraversò a cavallo l’Argentina e il Cile, al galoppo attraverso le pianure e al trotto sulle montagne, accampandosi nella natura selvaggia, sfuggendo a incendi e presunti cannibali e scoprendo intere aree della regione ignote ai forestieri. Fu celebrata sul posto come la prima turista europea in Patagonia, e tornò in Scozia accompagnata da una considerevole fama (e anche da un giaguaro, che chiamò Affums e che tenne come animale domestico nella sua tenuta di campagna).

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