

A DESTRA Novak Djokovic, a sinistra Yannick Sinner. Quando incontro Dominga Cotarella sono in mezzo al numero 1 e 13 della classifica mondiale ATP e mi tremano le gambe. Lo stand della famiglia umbra di Monterubiaglio si trova in mezzo ai campi in terra rossa del Foro Italico. È la settimana degli Internazionali di tennis, uno degli eventi sportivi più attesi dell’anno. Nel tempio romano dello sport si aggirano centinaia di turisti e appassionati di tennis in canotta e shorts: scattano foto, girano video, postano e twittano costantemente. Dominga no però, Dominga ha da fare.
A pochi metri da Djokovic e dalla storia del tennis moderno, la direttrice marketing e commerciale di Famiglia Cotarella è impegnata a costruire la sua di storia. Tailleur beige, occhiali da sole, orecchini appariscenti, scarpe da tennis. Quando arrivo Dominga è al telefono, mi sorride, indica le poltrone libere e chiede un minuto di pazienza. Non faccio fatica: il salotto di Dominga è praticamente a bordo campo, tra me e le leggende