
L’uomo ha sempre osservato, con grandissimo interesse, ciò che lo circondava, dal macroscopico al microscopico, restando affascinato dall’aspetto esterno e più spettacolare, ma anche incuriosito dal meccanismo più nascosto, e la natura in questo
non ha eguali. Negli anni Settanta il prefisso della nuova modernità era rappresentato dal “micro”. Tutto era “micro”, dalle memorie dei computer ai chip. I prodotti della microelettronica erano entrati anche nella vita privata, oltre che lavorativa, con lavatrici e automobili. Alla fine degli anni Ottanta, il passaggio dal “micro” al “nano” è stato quasi impercettibile.


‘La continua ricerca tecnologica ha portato l’uomo a comprendere e ideare materiali e meccanismi sempre più piccoli’
LE NANOTECNOLOGIE: CHE COSA SONO?
Ma che cosa sono queste nanoparticelle? La nanoparticella identifica particelle costituite da aggregati atomici o molecolari, con un diametro compreso tra 1 e 100 nm (nanometro). Le loro proprietà, elettriche, ottiche, magnetiche e chimiche, a parità di natura chimica, sono totalmente differenti rispetto a quelle macroscopiche o anche a quelle dell’ordine del millesimo di millimetro, per cui sono molto interessanti. La nanotecnologia è quella porzione della scienza applicata e della tecnologia che si occupa del controllo della materia su scala dimensionale nell’ordine del nanometro (un miliardesimo di metro), e della progettazione e realizzazione di dispositivi su tale scala. Le nanotecnologie ci consentono di manipolare la materia