IL SACRO FUOCO

La storia di Abbadia San Salvatore è scritta con il fuoco. Quello dell’antico vulcano dell’Amiata, ai piedi del quale il borgo si è sviluppato, che ha plasmato il paesaggio e ha reso la montagna ricca di risorse per i suoi abitanti. Un legame ancestrale lega, dunque, i badenghi (così si chiamano gli abitanti di Abbadia) al fuoco. Un fuoco sacro, perché da esso tutto ha avuto origine.
Ogni anno, alla Vigilia di Natale, le fiaccole (fiaccule in dialetto) rinnovano questo rapporto atavico tra uomo e natura in una mescolanza di antichissimi riti pagani e cristiani e consuetudini consolidate nei millenni. Le alte pire di tronchi - arrivano fino a sette metri di altezza - vengono accese nel tardo pomeriggio del 24 dicembre nelle piazze principali del paese e bruciano per tutta la notte. Si dice che servano a scaldare il Bambino che nasce.
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