
Nicola Andreetto giornalista @motoreetto

Sono fortunato per motivi che non elenco qui (sarei noioso e sembrerei uno che si vanta), tra questi c’è l’aver visto dalla sella di una moto parecchie zone del mondo: le Alpi innevate con mezzo e equipaggiamento anni Venti, le alture dorate del Kashmir, l’intensità del verde e dell’azzurro della steppa mongola, l’intimità dei villaggi di montagna vietnamiti. Ogni ricordo è valso lo sforzo per raggiungere quei posti ma come tutti i motociclisti ho però anch’io un luogo del cuore, facile da raggiungere e al quale spetta un posto speciale: la Lessinia. Area prealpina a nord di Verona, è un territorio dalla singolare conformazione simile a una mano con le dita che si aprono verso la pianura. E tra le falangi valli ricche di sapori – Valpolicella anyone? – e del tufo caro ai romani e di storia, dai giacimenti fossili alle antiche civiltà. Si dice che persino Dante, a lungo ospite scaligero, ne abbia tratto ispirazione. Non ne dubito, lo faccio pure io. È lì che ho iniziato