UN CASTELLO MILLE STORIE IL CASTELLO SFORZESCO


Alla fine dell’Ottocento molti milanesi avrebbero voluto vedere distrutto il Castello Sforzesco, come per cancellare secoli di dominio militare straniero.
Il Castello Sforzesco ha una storia lunga e complessa, che ha conosciuto molti padroni e trasformazioni. Tutto comincia intorno al 1370, quando Galeazzo II Visconti fa costruire una fortificazione a ridosso delle mura della città, in corrispondenza dell’antica porta romana chiamata Porta Giovia. Il castello medievale di Porta Giovia, dotato di quattro torri e possenti mura spesse fino a 7 metri, viene però distrutto nel 1447 dagli stessi milanesi che, dopo la caduta dell’ultimo Visconti, proclamano la Repubblica Ambrosiana. Passano solo tre anni quando sale al potere il condottiero Francesco Sforza: il nuovo duca, pur conoscendo l’odio dei cittadini per quell’antico edificio del potere, ordina subito la costruzione di un nuovo castello, sulle rovine di quello vecchio.
Nasce così il Castello Sforzesco, una fortezza e una reggia allo stesso tempo, che nel corso del tempo sarà ampliato e arricchito di mura, torri, passaggi, prigioni. Durante l’insurrezione contro gli Austriaci del 1848, le cosiddette 5 giornate di Milano, il maresciallo Radetzky darà ordine di bombardare la città proprio dai cannoni del castello. Così, subito dopo l’Unità d’Italia, la popolazione assalterà la fortezza e la saccheggerà, come gesto di rivalsa.
Alla fine dell’Ottocento molti milanesi avrebbero voluto vedere distrutto il Castello Sforzesco, come per cancellare secoli di dominio militare straniero da parte di spagnoli, austriaci, francesi.


PERMESSO SPECIALE: IN CIMA ALLA TORRE
Alla fine ha prevalso l’amore per la cultura e per la
You’re reading a preview, subscribe to read more.
Start your free 30 days