Marcello CICALÒ

Marcello, partiamo da un foglio bianco. Se potessi riscrivere tutti i paradigmi, quale sarebbe il tuo ideale di turismo?
«Penso ad un turismo non più di massa che riesca a riequilibrare le varie stagionalità. Un turismo slow di qualità distribuito nei 365 giorni dell’anno, che permetta di andare alla scoperta dei territori anche nei periodi non di picco. Vorrei non esistessero più l’alta e la bassa stagione, che non si parlasse più di “settimana di ferragosto”, “settimana di capodanno”, ma che ogni periodo dell’anno possa essere vissuto come un periodo buono per andare in vacanza. Penso ad una redistribuzione dei flussi turistici. Certamente questo è possibile là dove si intervenga sui flussi di lavoro, distribuendo le vacanze tutto l’anno in maniera equilibrata. Credo che il Post-Covid ci stia quindi, ma di qualità tutto l’anno».
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