Il cinguettìo moderno di Brunori

È sicuramente uno dei personaggi più interessanti e ironici della scena musicale italiana. Un cantante dalla vena poetica che fotografa in rime pregi e difetti della società attuale. Dario Brunori, a quasi tre anni dal suo ultimo lavoro discografico, ci racconta, tra una risata e l’altra, il suo nuovo album Cip! appena uscito e già osannato dal pubblico e dagli addetti ai lavori. Dopo numerosi viaggi Lamezia-Milano, nel capoluogo lombardo ha trovato anche la sua nuova etichetta discografica.
Com’è stato il passaggio dall’essere uno dei più amati artisti indipendenti all’essere il cantautore di punta d’una major internazionale?
Del tutto indolore visto che ho fatto il lavoro come tutti gli altri, con grandissima libertà, con in più la possibilità di avere maggiori risorse per costruire attorno alle mie idee un’architettura sonora ed una serie di collaborazioni che in passato sarebbero state più complicate.
Soddisfatto quindi?
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